Emergenza COVID-19 – Presìdi antiriciclaggio e CFT FATF-GAFI
L’emergenza sanitaria in corso , con l’ingente trasferimento di capitali che i singoli Governi stanno attivando nei confronti dei rispettivi sistemi produttivi nazionali , stanno condizionando l’efficienza dei presidi per il contrasto al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo (AML / CFT) in termini di supervisione, regolamentazione e segnalazioni di operazioni sospette. Tale situazione potrebbe comportare rischi finanziari connessi a infiltrazioni criminali nella economia legale attraverso l’aggiramento delle misure di adeguata verifica, l’aumento delle transazioni virtuali non finalizzate, lo sfruttamento di finanziamenti pubblici, l’acquisizione di partecipazioni attraverso il riscatto di prestiti usurai etc… Tutte fattispecie che UIF e Banca d’Italia hanno già evidenziato nelle comunicazioni emanate, rispettivamente, il 27 Marzo ed il 10 Aprile 2020, inviate a suo tempo, per le quali, a conclusione della emergenza in atto, è fortemente prevedibile una intensa attività ispettiva da parte delle Autorità a livello generalizzato nei confronti degli operatori bancari e finanziari. In relazione a quanto precede il FATF ha elaborato un documento, nel quale tali rischi vengono elencati e, nel contempo, vengono fornite indicazioni ai regulator per una mitigazione dei fenomeni che possono emergere in tale contesto.
https://www.fatf-gafi.org/media/fatf/documents/COVID-19-AML-CFT.pdf